Osteopatia, pavimento pelvico, sessualità
L'equilibrio dei tessuti e le tensioni che lo possono modificare sono particolarmente rilevanti non solo nei casi di dolore conclamato (come nelle note lombalgie o nelle algie cervicali) bensì anche in una serie di disturbi che riguardano la sfera più disconosciuta per eccellenza: la sfera sessuale.
Nel nostro organizzato e razionale Occidente, al sesso si allude tanto - si pensi a quanto allusive siano certe pubblicità – ma di sesso si parla poco; e di piacere sessuale ancor meno. Come questo piacere si raggiunga e – soprattutto – quali siano gli ostacoli al suo raggiungimento pare ancora essere tema da addetti ai lavori, cioè da sessuologi. Eppure lo studio della fisiologia dell'apparato riproduttivo venne intrapreso alcuni secoli fa. Possibile che ci sia ancora tutto questo alone di inesplorato? Per l'uomo è relativamente semplice: l'eiaculazione corrisponde all'orgasmo, cioè all'acme del piacere. Per la donna la questione è assai più articolata; perchè assai più articolati sono i meccanismi responsabili del raggiungimento del suo piacere.E' opinione di alcuni fisiologi che molte donne non posseggano una conoscenza esperienziale (che in termini neurofisiologici significa una rappresentazione corticale) della propria muscolatura pelvica. Tale muscolatura, il diaframma pelvico, riveste all'interno le pareti del piccolo bacino circondando e sorreggendo gli organi pelvici: retto, utero, complesso vescicosfinteriale. Questa complessa struttura muscolo-tendinea e connettivale, è responsabile della statica e della dinamica pelvica degli organi deputati alla continenza urinaria, fecale e alla funzione sessuale. Purtroppo nel nostro contesto culturale la muscolatura pelvica viene progressivamente "dimenticata" dalla donna che spesso finisce per utilizzare al meglio la muscolatura addominale (che spesso allena e della quale possiede senz'altro occasioni di "esperienza ") accentuando il divario percettivo – e dunque di rappresentazione corticale – fra muscoli dell'addome e muscoli pelvici. Così accade che dopo il parto, alla richiesta di utilizzare la muscolatura pelvica per recuperare la continenza urinaria talvolta compromessa, la donna presenti il fenomeno dell' "inversione del comando ", cioè il reclutamento della muscolatura addominale in vece di quella pelvica. Ottenendo in questo modo l'effetto di aumentare la pressione intraddominale; e dunque di perdere urina anziché trattenerla! Ma il diaframma pelvico non è solo importante nella funzione della continenza viscerale; risulta di centrale importanza nella funzione sessuale. Di questo – purtroppo – si parla assai poco e questo lavoro di conoscenza della muscolatura pelvica non si fa nelle palestre; anzi: spesso non si fa proprio! Per la donna di oggi la scarsa esperienza delle possibilità di contrazione volontaria dei propri muscoli pelvici rappresenta un limite alla percezione del piacere sessuale durante il coito. Per contro imparare a reclutare i muscoli pelvici permette alla vagina della donna di aumentare il contatto intorno al pene dell’uomo anche senza muovere il resto del corpo, creando quell'azione che nei manuali di cultura sessuale orientale viene definita con il poetico termine di "suonare il flauto ". La buona notizia è che ogni donna che acquisisce competenza della risposta contrattile della propria muscolatura pelvica può sperimentare questa azione, aumentando in questo modo il proprio piacere e quello del partner.
Il lavoro osteopatico può riequilibrare le tensioni del pavimento pelvico e rendere possibile un percorso di presa di coscienza delle piccole – ma interessanti - possibilità contrattili di quel distretto!